Un rimborso da quasi 2.000 euro: l’Agenzia delle Entrate permette a un ampio bacino di referenti di poter recuperare una somma importante.
La misura si applicherà a tantissimi contribuenti. L’Agenzia delle Entrate ha infatti confermato che un numero molto importante di lavoratori dipendenti e pensionati potrà godere di un rimborso per una somma molto vicina ai 2.000 euro. La cifra esatta è di 1.995 euro. Ma chi sono i soggetti interessati? Su cosa verte esattamente il recupero? E come si fa a ottenerlo?
Il rimborso riguarda l’IRPEF, ovvero la tassa che si applica sul reddito delle persone fisiche. Parliamo di una delle principali fonti di entrate per lo Stato italiano, un’imposta che viene calcolata in base a vari scaglioni di reddito. L’IRPEF prevede dei rimborsi. I contribuenti possono infatti richiedere di recuperare parte delle tasse versate sul reddito se hanno versato imposte in misura maggiore rispetto a quanto dovuto.
Ciò, di norma, avviene tramite 730 e dichiarazione dei redditi, indicando di voler ricevere il rimborso nel quadro RX3. In alternativa, il credito può essere utilizzato per compensare altri tributi da versare. E coloro che non hanno usufruito delle detrazioni in busta paga o nel cedolino pensionistico nel 2024, potranno recuperare appunto fino a 1.955 euro con la dichiarazione dei redditi del 2025.
Tale rimborso speciale annunciato dall’Agenzia delle Entrate di quasi 2.000 euro è permesso dalla Legge di Bilancio 2025, che ha voluto rendere strutturale l’aumento delle detrazioni da 1.880 a 1.955 euro. Il rimborso arriverà a partire dal mese di luglio 2025, direttamente in busta paga, a seconda della data di presentazione della dichiarazione dei redditi. In alternativa, si può anche scegliere di comunicare il proprio IBAN all’Agenzia delle Entrate, per far sì che il rimborso venga poi effettuato tramite bonifico o assegno a dicembre 2025.
Nel 2024 potrebbero essere tanti i contribuenti che, per un motivo o per un altro, non hanno sfruttato le detrazioni fiscali che spettavano loro di diritto. In questi casi, come comunica l’AdE, è comunque possibile recuperare le somme dovute con la dichiarazione dei redditi del 2025. Ma come funziona esattamente questo processo?
Chi non ha beneficiato delle detrazioni nel 2024 può intervenire attraverso la dichiarazione dei redditi proprio per recuperare i 1.955 euro spettanti.
Tale possibilità è valida per coloro che hanno versato mese per mese una somma pari o superiore a 1.955 euro. Solo in tal caso, quindi, è possibile ottenere un rimborso pari a questa somma di quasi 2.000 euro.
Chi, invece, ha versato meno di 1.955 euro riceverà quanto versato. L’IRPEF, infatti, si basa sul reddito, e perciò il rimborso è sempre proporzionato ai contributi effettivamente versati. E, come anticipato, i rimborso si materializzerà a luglio 2025 direttamente in busta paga. La tempistica precisa dipende comunque dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi.
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