Bere fa bene alla salute ma non tutte le acque fanno bene ai nostri reni: scopriamo quali sono le migliori.
I medici ce lo ripetono da anni: dobbiamo bere tanto, dobbiamo bere di più. la maggior parte di noi, infatti, beve troppo poco: si limita giusto al classico bicchiere di acqua durante i pasti. Ma l’organismo, per restare in salute, deve sempre essere bene idratato e, quindi, dovremmo bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno.
L’acqua, oltre a idratarci, aiuta il nostro organismo a liberarsi dalle tossine che accumuliamo sia attraverso l’alimentazione che attraverso l’inquinamento. Il nostro organismo è dotato di tre “filtri”: fegato, intestino e reni. Questi ultimi, in modo particolare, per lavorare al meglio e liberarsi delle tossine devono ricevere acqua.
Se non si beve adeguatamente, infatti, le scorie si accumulano e possono anche formarsi dei calcoli. Ma bere un tipo di acqua piuttosto che un’altra è la stessa cosa? Assolutamente no: ogni acqua ha proprietà specifiche e, in modo particolare, se hai qualche problema di reni, devi fare attenzione a scegliere l’acqua giusta.
Quando andiamo al supermercato, fondamentalmente, scegliamo l’acqua in base a due criteri guida: il prezzo e la quantità di sodio. Cerchiamo, in pratica, l’acqua che costa meno e che, al tempo stesso, ha anche meno sodio in quanto questo minerale è ritenuto reo di causare ritenzione e cellulite. Ma chi soffre di disturbi ai reni dovrebbe fare molta attenzione: non tutte le acque vanno bene. Di seguito vi sveliamo quali sono le migliori tra quelle in commercio.
La maggior parte di noi non beve l’acqua del rubinetto principalmente per ragioni legate al gusto e, quindi, preferisce l’acqua in bottiglia del supermercato. La scelta ormai è davvero vastissima: si trova un’acqua praticamente per ogni gusto e per ogni esigenza. da qualche tempo hanno fatto capolino sugli scaffali persino acqua aromatizzate alla frutta o acque arricchite con acido ialuronico e collagene per la bellezza della nostra pelle.
Al di là di questi prodotti particolari, le acque che troviamo in commercio si distinguono, soprattutto, per il residuo fisso che rappresenta la quantità di sali minerali presenti. Se il residuo fisso è inferiore a 50 mg possiamo parlare di acque minimamente mineralizzate; un residuo fisso compreso tra 50 e 500 mg è caratteristico delle acque oligo minerali. Sopra i 500 mg, invece, parliamo di acque ricche di minerali.
Queste ultime sono particolarmente indicate per chi fa sport e, dunque, suda molto e ha bisogno di reidratarsi e recuperare i sali minerali persi con il sudore. Chi, invece, ha problemi ai reni dovrebbe preferire acque che favoriscono la diuresi e le migliori sono le acque con un residuo fisso molto basso. Tra quelle che possiamo trovare nei supermercati le più indicate sono Acqua Sant’Anna e Acqua Smeraldina di Sardegna.
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