Zanzare, perché ce ne sono di più in questo periodo che in estate: c’è da preoccuparsi

Non solo in estate troviamo le zanzare: ormai anche in autunno e in inverno sono dappertutto! Qual è il motivo e perché dovremmo cominciare a preoccuparci.

Le zanzare sono degli insetti piuttosto fastidiosi che in Italia sono presenti soprattutto in estate e durante i periodi dell’anno più caldi. Nonostante possano risultare una vera seccatura, sono importanti per l’ecosistema, in quanto forniscono nutrimento a numerosi animali acquatici e volatili e svolgono un’azione di “pulizia” delle acque.

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Zanzare, perché ce ne sono di più in questo periodo che in estate: c’è da preoccuparsi (Porto.messina.it)

Notevole importanza rivestono i maschi che, ricercando il nettare per la loro nutrizione, partecipano al fenomeno dell’impollinazione. Come però avrai certamente notato, negli ultimi anni le zanzare si sono diffuse anche in autunno e in inverno, dei periodi tutt’altro che tipici per la loro proliferazione. Questo particolare fenomeno è legato ad un problema ben più vasto che dovrebbe far scattare in noi un vero campanello d’allarme.

Zanzare, perché ce ne sono di più in questo periodo che in estate: scatta l’allarme

Negli ultimi anni in Italia le zanzare hanno cominciato a proliferare non solo in estate, ma anche in autunno e in inverno. Com’è facile immaginare, questo fenomeno dipende dal riscaldamento globale e dall’illuminazione notturna. Le temperature miti e l’abbondanza di ore di luce, di fatto, vanno a trarre in “ingannano” questi insetti, che quindi posticipano la loro fase di quiescienza invernale (diapausa).

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Zanzare, perché ce ne sono di più in questo periodo che in estate: scatta l’allarme (Porto.messina.it)

Di norma questi insetti affrontano i mesi più freddi dell’anno al riparo. La zanzara comune (Culex pipiens) va in diapausa in fase adulta, cercando riparo in fessure ed anfratti. La zanzara tigre (Aedes albopictus) invece supera il periodo freddo allo stadio di uovo, così da dischiudersi con l’arrivo dell’estate.

Alle nostre latitudini, questo processo avviene di norma al di sotto dei 18 gradi. Tuttavia, a causa dell’innalzamento della temperatura e, quindi, della permanenza di climi miti prolungati, unitamente all’inquinamento luminoso, le zanzare ritardano la diapausa. Motivo per cui, soprattutto nei centri urbani, vediamo ancora molti esemplari in autunno inoltrato e addirittura in inverno.

Tale cambiamento deve far subito scattare in noi un vero campanello d’allarme, non solo per gli effetti negativi sull’ambiente, ma anche perché ciò significa che le zanzare in questo modo circolano più a lungo e, quindi, aumenta il rischio che possano veicolare malattie virali come la Febbre Dengue, l’infezione da virus Zika o la Febbre del Nilo Occidentale.

Queste malattie in passato erano presenti solo in paesi tropicali e subtropicali. Purtroppo, però, a causa del cambiamento climatico, stanno tornando in auge anche in altre zone del mondo.

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